Notiziario Scientifico

Settimana dal 23 febbraio al 1 marzo 2015


Lunedì 23 febbraio 2015
Ore14:30, Aula di Consiglio
Seminario di Analisi Matematica
Filippo Gazzola (Politecnico di Milano)
Equazioni nonlineari della piastra che modellano la statica dei ponti sospesi
Partendo dalla teoria classica dell'elasticità si ricavano diversi possibili modelli che descrivono la statica dei ponti sospesi. Le equazioni differenziali risultanti sono ellittiche nonlineari del quart'ordine con condizioni al contorno di tipo misto. Dopo avere analizzato lo spettro dell'equazione lineare, verranno discusse equazioni semilineari, quasilineari e non locali.


Martedì 24 febbraio 2015
Ore 14:30, Aula Dal Passo, Università di Roma II
Seminario di Equazioni Differenziali
Enea Parini (Aix-Marseille Université)
Gli autovalori del p-laplaciano frazionario
In questo seminario verranno esposti alcuni risultati riguardanti il problema agli autovalori per il p-laplaciano frazionario, un operatore differenziale nonlineare e nonlocale, con condizioni al bordo di Dirichlet. In particolare si parlerà della positività delle prime autofunzioni e della minimizzazione del secondo autovalore con un vincolo di volume, evidenziando le differenze con il caso locale. I risultati sono stati ottenuti in collaborazione con Lorenzo Brasco (I2M, Marsiglia).


Martedì 23 febbraio 2015
Ore 15:00, Aula di Consiglio
Seminario di Modellistica Differenziale Numerica
Simona Perotto (MOX, Dipartimento di Matematica, Politecnico di Milano)
Generazione di modelli surrogati monodimensionali mediante riduzione gerarchica: teoria e pratica
Molte applicazioni avanzate del Calcolo Scientifico ricorrono a modelli semplificati in grado di ridurre i costi computazionali senza compromettere l'affidabilità modellistica. La riduzione gerarchica di modello fornisce un metodo per ricavare modelli surrogati per la descrizione di fenomeni caratterizzati da una direzionalità intrinseca, seppure in presenza di dinamiche trasversali che siano localmente rilevanti. Fra gli altri, esempi di fenomeni adatti ad un tale tipo di modellazione sono rappresentati dal flusso sanguigno nelle arterie, dalle forze di pressione in un motore a combustione interna, dal flusso dell'acqua in una rete fluviale. Idea guida della riduzione gerarchica di modello è una discretizzazione differenziata della dinamica dominante e di quelle trasversali, nello spirito di un approccio basato sulla separazione delle variabili. In particolare, utilizziamo una discretizzazione monodimensionale ad elementi finiti per modellare la dinamica principale, in combinazione con una espansione modale in corrispondenza delle direzioni trasversali. Questo approccio porta ad identificare una vera e propria gerarchia di modelli monodimensionali risolti lungo la direzione principale, i cui coefficienti includono l'effetto delle dinamiche trasversali e possono essere opportunamente modulati a seconda dell'intensità di queste. In tal modo i modelli di questa gerarchia si differenziano per il diverso livello di dettaglio nel descrivere le dinamiche trasversali in base al numero differente di modi impiegato. La tipologia (funzioni trigonometriche, polinomi di Legendre, autofunzioni) e il numero di funzioni modali incluse nel modello gerarchicamente ridotto rappresentano ovviamente un aspetto cruciale di questo approccio. A tal fine, abbiamo messo a punto una procedura adattiva, basata su di un'analisi a posteriori dell'errore di modello, che consente di scegliere in modo automatico il numero di modi da utilizzarsi nelle varie aree del dominio, in base ad un funzionale obiettivo, nello spirito di una approssimazione di tipo goal-oriented. Idee base e applicazioni del metodo verranno presentate con particolare riferimento a problemi di diffusione e trasporto e di fluidodinamica incomprimibile.


Martedì 24 febbraio 2015
Ore 16.00, Aula D'Antoni, Università di Roma II
Seminario di Analisi Complessa
Egmont Porten (Mid Sweden University)
Polynomial hulls and boundary behavior of analytic discs
By work of E. Poletsky the polynomial hull of a compact K in C^n can be described by analytic discs with boundaries contained in an arbitrary neighborhood of K except for the image of a set of arbitrarily small length. Easy examples of disconnected compacts show that one cannot always arrange that the whole boundary is close to K. On the other hand, this is known to be possible for certain connected compacts. In particular, this is shown by B. Drinovec Drnovšek and F. Forstnerič for connected compacts which are invariant under the standard circle action. Moreover they raise the question whether this remains valid for connected compacts in general. We will explain a counter-example, showing that the answer is negative.


Mercoledì 25 febbraio 2015
Ore 14:30, Aula 1B1, dipartimento SBAI
Francesco Ghilardin
A direct approach to Plateau's problem
I will present a compactness principle which is applicable to different formulations of Plateau's problem in any codimension and which is based on Preiss' rectifiability result and on some elementary comparison arguments. Exploiting some additional techniques in geometric measure theory, we can use this principle to give a different proof of a theorem by Harrison and Pugh and to answer a question raised by Guy David.


Mercoledì 25 febbraio 2015
Seminario di Algebra e Geometria
Ore 14:30, Aula di Consiglio
Steve Karam (université de Lille)
Growth of balls in the universal cover of graphs and surfaces
We prove that if the area of a closed Riemannian surface M of genus at least two is sufficiently small with respect to its hyperbolic area, then for every radius R≥0 the universal cover of M contains an R-ball with area at least the area of a cR-ball in the hyperbolic plane, where c is a universal positive constant in (0,1). In particular (taking the area of M smaller if needed), we prove that for every radius R ≥ 1, the universal cover of M contains an R-ball with area at least the area of a ball with the same radius in the hyperbolic plane. This result answers positively a question of L. Guth for surfaces. We also prove an analog result for graphs. Specifically, we prove that if G is a connected metric graph of first Betti number b ≥ 2 and of length suffciently small with respect to the length of a connected trivalent graph Gof the same Betti number where the length of each edge is 1, then for every radius R ≥ 0 the universal cover of Gb contains an R-ball with length at least c times the length of an R-ball in the universal cover of Gb where c is a universal constant in (0.5,1).


Mercoledì 25 febbraio 2015
Seminario I tè di Matematica
Ore 14:30, Aula 1B1, dipartimento SBAI
Marco Fontana (Università di Roma III)
Anelli di funzioni di L. Kronecker: genesi, evoluzione e sviluppi recenti
Verrà discusso l'approccio seguito da L. Kronecker per il ristabilimento di "buone" proprietà di divisibilità in anelli di numeri algebrici o, più generalmente, in domini integralmente chiusi. La teoria di Kronecker verrà confrontata con la più conosciuta teoria moltiplicativa degli ideali di R. Dedekind. Verranno, poi, presentati alcuni sviluppi più recenti della teoria degli anelli di funzioni di Kronecker, dovuti principalmente a W. Krull, P. Lorenzen, M. Nagata, R. Gilmer e F. Halter-Koch in relazione allo studio topologico di spazi di anelli di valutazione.


Giovedì 26 febbraio 2015
Ore 14:00, Aula di Consiglio
Seminario p(n) Problemi Differenziali Non Lineari
Lucio Boccardo (Sapienza Università di Roma)
Effetto regolarizzante dei termini di ordine inferiore in alcuni problemi di Dirichlet non lineari


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