Il prof. Bruno Bassan (Università La Sapienza di Roma), ci
parla di previsioni del tempo, scienza che ancora non sempre riesce a dare
i risultati che ci aspettiamo. Nel suo caso, dovendo raggiungere Panarea,
le previsioni sconsigliavano la vacanza. Invece… Ecco il suo racconto.
Sono partito per Panarea lunedì e i giornali erano pieni di articoli polemici sulle previsioni meteo, che avevano clamorasamente fallito nel fine settimana precedente, preannunciando pioggia a catinelle mentre invece il sole l'ha fatta da padrone. "Nessun modello matematico garantisce previsioni affidabili al 100%", si difendono i meteorologi. "Mangiapane a tradimento", accusa l'uomo della strada. La scienza è il mio mestiere, e ne ho grande rispetto. Ammiro ed invidio i meteorologi, che da pochi indizi riescono ad estrapolare previsioni anche a medio termine. Ma proprio perché mastico scienza tutti i giorni, so quanto sia difficile imbrigliare gli innumerevoli fattori casuali che fanno - è proprio il caso di dirlo, il bello e il cattivo tempo. Onore ai meteorologi, dunque. Ma qui sono in vacanza. Panarea è un'isola meravigliosa, e quel mare stupendo che la circonda mi separa non solo dalla mia città ma anche dalle abitudini e dalla nazionalità. Qui è lecito pensare con un pizzico di fantasia in più. E allora, mi piace immaginare che Giove Pluvio si intenerisca quando guarda Panarea e la sua gente. E alla fine mi convinco che sia proprio così. Per martedì scorso, ad esempio, l'esercito dei meteorologi aveva previsto pioggia a volontà. Giove Pluvio non ha voluto smentirli, ma ha aspettato la sera ad aprire le cateratte del cielo. Mi ha lasciato fare una bella passeggiata fino a Zimmari, sotto il sole cocente; ha atteso che io finissi di mangiare il dentice appena pescato dalla figlia di Pina e la squisita cassata bagnata dalla Malvasia delle Lipari. Mi ha persino lasciato il tempo di tornare a casa (dovrei dire "albergo", ma qui ci si sente proprio a casa...). Solo dopo aver controllato che la mia giornata fosse stata perfetta, Giove Pluvio ha mandato pioggia in abbondanza...
Scherzi a parte, bisogna dire che a volte la dolcezza, il carattere ed i profumi di quest'isola sono più forti delle previsioni avverse. Non tradite Panarea solo perché in un angolo del giornale la Sicilia è coperta da un'icona con l'ombrello.
Bruno Bassan