Istituzioni di Geometria Superiore
Anno accademico 2016/2017

 

 

Diario delle lezioni

Settimana
1

Lunedì
Ore 11-13

3/10/2016

Descrizione del programma, dei testi consigliati da consultare e delle modalità d’esame.


Varietà differenziabili

Applicazioni differenziabili Ck fra sottoinsiemi dello spazio euclideo
Atlanti differenziabili (su spazi topologici di Hausdorff, a base numerabile)
Atlanti compatibili e esempio di due atlanti differenziabili sulla retta reale non compatibili
Strutture differenziabili (su spazi topologici di Hausdorff, a base numerabile)
[LM, cap.1.1-1.5]

Richiami: topologia quoziente [LI, pag.604-606], topologia dello spazio proiettivo reale [LM, pag.18-19]

Esempi: aperti dello spazio euclideo, grafici di funzioni definite su aperti dello spazio euclideo, sfera [LM, pag.17], spazio proiettivo reale [LM, pag.18-19], restrizione di un atlante A su M ad un atlante su un sottoinsieme aperto U di M

 

Mercoledì
Ore 9-11

5/10/2016

Applicazioni Cl tra varietà differenziabili Ck con l<k [LI, cap.2]
Esempio: proiezione canonica da S2 e
RP2 [LM, pag.18,23]

Partizioni dell’unità Ck, esempio della funzione di cut-off, esistenza delle partizioni dell’unità (senza dimostrazione)
Estensione di applicazioni Ck da chiusi di una varietà a tutta la varietà

[LI, cap.2]

 

Esempio: partizione dell’unità subordinata ad un ricoprimento con due aperti su S2
Germi Ck(M,N)p in p di applicazioni Ck da M a N, struttura di
R-algebra su Ck(M,R)p [LM, pag.28]

Germi Ck(M,N)p,q in p di applicazioni Ck da M a N che mandano p in q
Germi Ck(
R,M)0,p di cammini per p


Spazio tangente a M nel punto p (come insieme delle classi di equivalenza di germi di cammini per p)
[LM, cap.2.1.1]

Venerdì
Ore 11-13

7/10/2016

Spazio tangente in un punto p ad un aperto U di una varietà M
Spazio tangente in un punto p ad
Rm, identificazione con Rm

Differenziale dfp in un punto p di una applicazione f tra varietà, regola della catena
Relazione tra il differenziale dfp di una applicazione f da un aperto di
Rm ad un aperto di Rn e la matrice jacobiana J(f)p
Algebra Ap=C
(M,R)p dei germi in p di funzioni differenziabili su M, con augmentazione ApR data dalla valutazione in p, ideale massimale mp di Ap
Data Ap una
R-algebra commutativa con augmentazione, struttura di Ap-modulo (e di R-spazio vettoriale) su DerR(Ap,R)={derivazioni :ApR  R-lineari} [LM, pag.64]
Identificazione di DerR(C
(Rm,R)0,R) con lo spazio vettoriale delle derivate direzionali in Rm valutate in 0
Data f:M
N, applicazioni f*:C(N,R)f(p)C(M,R)p e f*: DerR(C(M,R)p,R)DerR(C(N,R)f(p),R)
Identificazione intrinseca tra TpM e DerR(C
(M,R)p,R) data da [γ]γ

[LM, cap.2 fino a pag.70]


Spazio cotangente in un punto p ad una varietà M [LM, pag.65]

Accoppiamento bilineare non degenere tra TpM e mp/mp2, isomorfismo canonico di spazi vettoriali tra T*pM e mp/mp2 [W, Lemma 1.16]

Settimana
2

Lunedì
Ore 11-13

10/10/2016

Vettore cotangente dfp associate al differenziale di un germe di funzione f in p
Dato un aperto U di
Rm, identificazione tra TU e U×Rm
Fibrato tangente TM e fibrato cotangente T*M ad una varietà M di regolarità Ck: struttura di varietà Ck-1

[LI pag.65-68]

Esempio: diffeomorfismo tra TS1 e S1×R2

 

Interpretazione geometrica del teorema della funzione implicita, ossia: data f:MN differenziabile, se dfp ha rango massimo, allora a meno di restringere dominio e codominio a intorni aperti di p e di f(p), e a meno di comporre in partenza e in arrivo con diffeomorfismi, f si riduce ad una delle mappe modello seguenti: identità se dim(M)=dim(N), inclusione di un sottospazio vettoriale se dim(M)<dim(N), proiezione su un sottospazio vettoriale se dim(M)>dim(N)

Simile ma non uguale in [W, pag.24-25,31-33], vedi anche [LI, pag.77-81,127-128,138]


Sottovarieta differenziabili
[LM, pag.46]; criteri equivalenti: tramite applicazioni WM iniettive a differenziale iniettivo, oppure tramite equazioni locali

Può essere utile [LI, pag.97-108]


Esempi: W aperto di M (sottovarietà di codimensione 0); grafico W
M×N di un’applicazione f:MN differenziabile (sottovarietà di dimensione dim(M)); sfera di raggio r>0 ottenuta come Sn(r)=f -1(r2), dove f:Rn+1R con f(x)=x2
Esempio:
m,n(R)={M matrice reale con m righe e n colonne}Rnm e Rkm,n={M∊ℳm,n(R) di rango esattamente k} sottovarietà C di dimensione k(m+n-k)

Mercoledì
Ore 9-11

12/10/2016

Applicazioni continue e proprie h:XY tra spazi topologici; se h è continua, X è compatto e Y  è di Hausdorff, allora h  è propria

Un’applicazione propria tra varietà f:MN è chiusa; se M è una varietà compatta, f è propria

 

Luogo Σ dei punti critici e luogo Δ dei valori critici di una applicazione differenziabile f:MN; il luogo dei punti critici Σ è chiuso; se f e propria, allora Δ=f(Σ) è chiuso
Se m=dim(M)<n=dim(N), allora f:M
N ha Σ=M e Δ=f(M)
[LM, cap.2.5]


Sottoinsiemi di misura (di Lebesgue m-esima) nulla di
Rm, essi sono preservati da diffeomorfismi (e da mappe bilipschitz)
Sottoinsiemi di misura (di Lebesgue m-esima) nulla di una varietà M di dim(M)=m
Lemma di Sard (senza dimostrazione): per ogni f: M
N applicazione C, il luogo Δ dei valori critici di f ha misura nulla in N [LM, cap.2.5]
Esempi: se dim(M)<dim(N), allora per ogni  f: M
N applicazione C si ha che N-f(M) è denso in N; se dim(M)<n, allora ogni applicazione differenziabile f:MSn è omotopa ad una mappa costante

Immersioni: immersions e embeddings; esempi
[LI, pag.78-81,85-87]
Teorema di immersione (embedding) di Whitney di una varietà (compatta) M di dim(M)=m in
R2m+1 [LI, pag.131-135] [LM, pag.136-138]

Venerdì
Ore 11-13

14/10/2016

Esercizi 1, 2, 3 e 4(a) del Foglio 1

Settimana
3

Lunedì
Ore 11-13

Eccezionalmente
in Aula F !

17/10/2016

Applicazioni C proprie f:MN tra varietà della stessa dimensione; l’applicazione d:N\ΔN data da d(y):=#f-1(y) è localmente costante [M, pag.7-8]
Teorema fondamentale dell’algebra
un polinomio complesso p non costante determina un’applicazione p:CC suriettiva [M, pag.8-9]

Campi vettoriali
[LI, pag.174-177] e spazio vettoriale reale X(M) dei campi vettoriali su M
Curve integrali (problema di Cauchy): intervallo temporale massimale di esistenza della curva integrale
Flusso associato ad un campo vettoriale X, proprietà del flusso
[LI, pag.205-217]

Sistemi di equazioni differenziali “ordinarie” con due tempi t1, t2 in
Rm: condizione di compatibilità

Mercoledì
Ore 9-11

19/10/2016

Derivata di Lie LX(Y) di un campo vettoriale Y rispetto ad un altro campo vettoriale X [LI, pag.227-231]

Parentesi di Lie [X,Y] di due campi vettoriali X,Y [LI, pag.185-189]
Esempio in coordinate con X=∂/∂x1
LX(Y)=[X,Y], identità di Jacobi e struttura di algebra di Lie su (X(M),[·,·])
I flussi associati ai campi vettoriali X,Y commutano se e solo se [X,Y]=0 (solo enunciato per ora)

 

Venerdì
Ore 11-13

21/10/2016

Esercizi dal Foglio 2

Settimana
4

Lunedì
Ore 11-13

24/10/2016

Dimostrazione di un lemma “di raddrizzamento”: se p è un punto della varieta m-dimensione M e X è un campo vettoriale su M tale che Xp0, allora esistono coordinate locali x1,…,xm vicino a p tali che X=∂/∂x1 [LI, Teorema 9.22]
Dimostrazione che i flussi associati ai campi vettoriali X,Y commutano se e solo se [X,Y]=0
[LI, pag.231-233]

 

Fibrazioni differenziabili π:EB con fibra F [LI, pag.268]
Esempi: fibrato banale E=BxFB dato dalla proiezione sul primo fattore, fibrato tangente TM
M con F=Rm, proiezione canonica Rn+1\{0}RPn con F=R*, proiezione canonica SnRPn con F={1,-1}, proiezione canonica Cn+1\{0}CPn con F=C*, proiezione canonica S2n+1CPn con F=S1, nastro di Möbius aperto M S1 con fibra (0,1)
Le fibrazioni differenziabili hanno differenziale suriettivo (ossia, sono “sommersioni”) in ogni punto e dim(E)=dim(B)+dim(F), inoltre f-1(b) è diffeomorfo a F per ogni b in B

Teorema di Ehresmann: sia f:EB un’applicazione tra varietà differenziabili e assumiamo B connessa e df suriettivo in ogni punto di E. Se f è propria, allora f è una fibrazione con F=f-1(b0), dove b0 è un punto qualunque di B.

[D, cap.9.5]

Controesempio per f non propria ma con differenziale suriettivo: f:R2\{0}R proiezione sul primo fattore, con f-1(1)={1}xR connesso e f-1(0)={0}xR* sconnesso.

Mercoledì
Ore 9-11

26/10/2016

Varietà con bordo, caratterizzazione dei punti del bordo, il bordo di una varietà è una varietà (senza bordo)

Esempi, prodotto MxN di una varietà M con bordo e di una N senza bordo
[LI, pag.24-29]


Varietà orientate e orientabili (anche con bordo)
[Hi, cap.7.1 – a lezione la definizione data era la Proposizione 7.1 mentre la Definizione 27 era un risultato; tuttavia le due nozioni sono equivalenti]
Esempi

Classificazione topologica delle varietà di dimensione 1 e compatte di dimensione 2 (solo enunciato)
[HI, Teoremi 3.5, 3.6, 3.7, 3.10, 3.11]

1-forme differenziali, 1-forme differenziali esatte, descrizione in coordinate
Pull-back di funzioni, di 1-forme differenziali e di 1-forme differenziali esatte tramite una mappa f

Integrazione di una 1-forma differenziale su un intervallo orientato [a,b]

Integrazione di una 1-forma differenziale φ su M lungo un cammino orientato γ:[a,b]M
Integrazione di una 1-forma esatta dh su M lungo un cammino orientato γ: teorema fondamentale del calcolo

[LI, pag.283-291]

Venerdì
Ore 11-13

28/10/2016

Esercizi dal foglio 3

Settimana
5

Lunedì
Ore 11-13

31/10/2016

Lezione cancellata per controlli agli edifici dopo il sisma del 30/10/2016

Disposizioni di ateneo

Mercoledì
Ore 9-11

2/11/2016

Prodotti tensoriali VW di spazi vettoriali V,W su K, basi e dimensione di VW
V*W* come spazio delle applicazioni bilineari VxWK

Azione del gruppo simmetrico Σk su Vk, sottospazio dei tensori simmetrici e dei tensori alterni, simmetrizzatore S e antisimmetrizzatore A

Prodotto simmetrico SymkV e prodotto alterno ΛkV come quozienti di Vk

Identificazione di SymkV con K[v1,…,vn]k, dove {v1,…,vn} è una base di V
Basi e dimensione di Vk, SymkV, ΛkV

Funtorialità: data f:VW lineare, applicazione lineari indotte fk:VkWk,  Symk(f): Symk(V) Symk(W), Λk(f): Λk(V) Λk(W)

Dati Ω aperto di Rm e F:ΩxVW Cl tale che F(p,-):VW sia lineare per ogni p in Ω, l’applicazione Fk: ΩxVkWk è Cl e le sue derivate rispetto a p si esprimono in termini di derivate di F con la regola di Leibniz

[LI, pag.304-316][W, pag.54-62]

Venerdì
Ore 11-13

4/11/2016

Hom(V,W) è canonicamente isomorfo a V*W, End(V) è canonicamente isomorfo a V*V
Se dim(V)=n e f:V
V lineare, allora Λn(V) ha dimensione 1 e Λn(f): Λn(V) Λn(V) è la moltiplicazione per det(f) [H, pag.33-38]

Fine esercizio 2 del Foglio 3

Settimana
6

Lunedì
Ore 11-13

7/11/2016

Costruzioni tensoriali (prodotto tensore, prodotto simmetrico, potenza esterna, duale) con i fibrati tangente TM e cotangente T*M [LI, pag.316-317]

Esempi: i fibrati Sym2(T*M), End(TM) e Λk(T*M) [H, pag.37-39,76-77]

Metriche riemanniane, pull-back di metriche riemanniane, esistenza di metriche riemanniane [LI, pag.327-333]

Esempi: metrica euclidea su aperti di Rm, metrica standard su Sm,  metrica iperbolica su Hm, metrica su una unione disgiunta di (M,g) e (N,h), metrica prodotto di (M,g) e (N,h), metrica di Fubini-Study su CPn (e su RPn)

Mercoledì
Ore 9-11

9/11/2016

Lunghezza di curve (C1 a tratti) e distanza indotta su (M,g) riemanniana [LI, pag.337-341]

Esempio: lunghezza di curve e distanza nello spazio euclideo, lunghezza di curve nello spazio iperbolico

Sia M connessa. Allora (M,g) è uno spazio metrico completo se e solo se le palle chiuse sono compatte. In tal caso, tra due punti di M esiste sempre una curva di lunghezza minima (solo enunciato) (Più informazioni in [LM, Teorem 13.139 e Lemma 13.138])


Insiemi misurabili e funzioni misurabili su una varietà M e misura μg associata a g, integrazione di funzioni misurabili su (M,g)

(La misura μg(E) corrisponde all’integrale su E della densità riemanniana costruita in [LI, pag.427-433]. A lezione non si è parlato di densità.)


Esempio: calcolo del volume di
RP2 con la metrica gFS di Fubini-Study

Venerdì
Ore 11-13

11/11/2016

Esercizi 1 e 3 del Foglio 4


Aula I  -  ore 9:30-12:00


16/11/2016                
Prove in itinere

Settimana
7

Lunedì
Ore 11-13

21/11/2016

Algebra esterna Λ(V) e prodotto esterno Λ (=prodotto wedge) [LI, pag.354-358]

Forme differenziali, prodotto wedge di forme differenziali, pull-back di forme differenziali [LI, pag.359-362]

Esempio della metrica euclidea in coordinate polari e della forma dxΛdy in coordinate polari; esercizio analogo in coordinate sferiche; esercizio: integrare dxΛdz sul grafico ΓfR3 di una applicazione f:ΔR

Operatore d differenziale esterno di forme differenziali

Algebra differenziale commutativa-graduata A(M) delle forme differenziali (con il prodotto wedge) su una varietà M

Compatibilità del prodotto wedge e del differenziale rispetto al pull-back

[LI, pag.362-367]

Orientazione di 0-varietà

Integrazione di k-forme differenziali su varietà orientate di dimensione k
[LI, pag.402-410]

 

Enunciato del teorema di Stokes [LI, pag.411-415]
Teorema fondamentale del calcolo come teorema di Stokes in dimensione 1
[LI, Teorema 11.39]

Mercoledì
Ore 9-11

23/11/2016

Relazione tra orientazioni su una varietà M di dimensione m e m-forme differenziali ω mai nulle su M (ossia tali che ωp≠0 per ogni pM), m-forme differenziali positive e basi positive del tangente in un punto ad una varietà orientata di dimensione m

[Hi, cap.7.1 – a lezione la definizione data era la Proposizione 7.1 mentre la Definizione 27 era un risultato; tuttavia le due nozioni sono equivalenti]

Forma di volume Ωg di una varietà (M,g) riemanniana orientata [LI, 388-390]

Esempio: forma di volume in Rm, metrica riemanniana e forma di volume di un grafico di una funzione f: R2R

Contrazione ιX(ω)Ak-1(M) di una k-forma differenziale ω e un campo vettoriale X su M, proprietà della contrazione [LI, pag.358-359], [LM, pag.352-353,372-374]

Orientazione indotta su una ipersuperficie S di una m-varietà M orientata da un campo vettoriale X tangente a M su S mai tangente a S (ossia tale che Xp non appartienga a TpS per ogni pS) [LI, 384-386]

Orientazione indotta su ∂M (da un campo vettoriale che punta “fuori”), dove M è una varieta orientata [LI, 386-388]

Esempio: orientazione standard su Sm, orientazione su Hm e su ∂Hm

Teorema di Stokes (con dimostrazione) [LI, pag.411-415]

Venerdì
Ore 11-13

25/11/2016

Correzione esercizi dell’esonero

Settimana
8

Lunedì
Ore 11-13

28/11/2016

Isomorfismo tra tangente e cotangente ad una varietà M indotto da una metrica riemanniana g, metrica duale g* indotta sul cotangente, matrice associata a g*

Corrispondenza tra campi vettoriali e 1-forme differenziali indotta da g

Gradiente di una funzione, direzione di massima crescita, teorema del gradiente

[LI, pag.341-343]

 

Isomorfismo dato dalla contrazione ι tra campi vettoriali e (m-1)-forme differenziali su una varietà riemanniana orientata (M,g) di dimensione m

Divergenza di un campo vettoriale, flusso uscente da un dominio, teorema della divergenza [LI, pag.422-426]

Prodotto vettore su una varietà riemanniana (M,g) orientata di dimensione 3, proprietà

Rotore di un campo vettoriale su una varietà riemanniana (M,g) orientata di dimensione 3 [LI, pag. 426]

Mercoledì
Ore 9-11

30/11/2016

Forma di volume su una ipersuperficie [LI, pag.390-391]

Rotore su varietà riemanniane orientate di dimensione 3, teorema del rotore

Identità rotgrad=0 e divrot=0, laplaciano Δ=divgrad

[LI, pag.422-427]

 

Idea della coomologia di de Rham (su varietà C)

Complessi di spazi vettoriali (e di gruppi abeliani), complessi esatti, coomologia di un complesso [LI, pag.460-461]

Complesso A*(M) delle forme differenziali (C) su M e complesso A*c delle forme differenziali (C) su M a supporto compatto, definizione di coomologia di de Rham H*(M) e cosmologia di de Rham a supporto compatto H*c(M)

Esempio di calcolo di H*(M) per M={p} e M=R

Coomologia di de Rham di M=M1M2 come H*(M)H*(M1)H*(M2)

[BT, pag.13-18]

Venerdì
Ore 11-13

2/12/2016

Esercizi dal foglio 5

Settimana
9

Lunedì
Ore 11-13

5/12/2016

Esempio: coomologia a supporto compatto di M=R [BT, pag.16]

Successioni esatte (di gruppi abeliani, di spazi vettoriali), successioni esatte corte

Esempio: 0UVV/U0, dove UV sottospazio vettoriale (o sottogruppo abeliano)

Omomorfismi di complessi (di spazi vettoriali o di gruppi abeliani), nucleo e immagine, successioni esatte di complessi

Pull-back F*:A*(N)A*(M) e H*(F):H*(N)H*(M) indotto da F:MN [BT, pag.19]

Pull-back F*:A*c(N)A*c(M) e H*c(F):H*c(N)H*c(M) indotto da F:MN propria [BT, pag.26]

Push-forward i*:A*c(U)A*c(M) e H*c(i):H*c(U)H*c(M) indotto da una inclusione i:UM aperta [BT, pag.26]

Successione esatta lunga …Hi(C)Hi(D)Hi(E)Hi+1(C)Hi+1(D)… indotta da una successione esatta corta 0CDE0 di complessi (in grado non negativo) [BT, pag.17]

Mercoledì
Ore 9-11

7/12/2016

Successione esatta lunga di Mayer-Vietoris is coomologia di de Rham e in coomologia di de Rham a supporto compatto[BT, pag.22-27]

Esempio: coomologia di de Rham di S1

Lemma di Poincaré [BT, pag.33-35]

Enunciato del lemma di Poincaré per coomologia di de Rham a supporto compatto

Venerdì
Ore 11-13

9/12/2016

Invarianza omotopica per la coomologia di de Rham, equivalenze omotopiche, retratti, retratti per deformazione, retratti per deformazione forte [BT, pag.35-36]

Dimostrazione del lemma di Poincaré per la coomologia di de Rham a supporto compatto [BT, pag.37-40]

Esempio: coomologia di de Rham della sfera Sn, generatori

Esempio: il disco chiuso Dn non si retrae sul suo bordo ∂Dn=Sn-1

Settimana
10

Lunedì
Ore 11-13

12/12/2016

Esempio: M=R2 \({0}×Z) ha dim(H1(M))=∞

Ricoprimenti aperti “buoni” di varietà

Dato un ricoprimento aperto V di una varietà M, esiste un ricoprimento aperto buono U localmente finito, che è anche un raffinamento di V (solo l’idea: prendere come aperti palle di piccolo raggio rispetto ad una metrica riemanniana g su M, le quali sono geodeticamente convesse)

Varietà di tipo finito, la coomologia di de Rham (e la coomologia a supporto compatto) di una varieta di tipo finito è finito-dimensionale

[BT, pag.42-44]

 

Accoppiamento bilineare I:Hi(M)Hm-ic(M)R per varietà M orientata di dimensione m senza bordo

Dualità di Poincaré: data M orientata senza bordo di dimensione m, l’accoppiamento I è non degenere e quindi induce un isomorfismo Hi(M)Hm-ic(M)*

[BT, pag.44-46]

Mercoledì
Ore 9-11

14/12/2016

Esercizi 1-2 del Foglio 6

Venerdì
Ore 11-13

16/12/2016

Caratteristica di Eulero χ(M) di una varietà M di tipo finito

Additività di χ per unioni disgiunte: χ(MN)= χ(M)+χ(N)

Additività χ(M)=χ(U)+ χ(V)- χ(UV) con U,V aperti di M=UV

Esempi: caratteristica di Eulero di uno spazio euclideo, di una sfera, di uno spazio proiettivo reale, di S2\{p1,…,pn}

 

Prodotto wedge in H*(M) commutativo graduato

Struttura graduata su H*(M)H*(N), morfismo ψ:H*(M)H*(N)H*(M×N) e teorema di Künneth

[BT, pag.47-50]

Esempi: H*(T2) con T2=S1×S1 e H*(Sn×Sm)

 

Richiami sulle fibrazioni localmente banalizzabili, rivestimenti

Se π:MN è un rivestimento e M è compatta, allora π è finito

[LM, pag.34-35]

Esempi: rivestimenti SmRPm e RS1, fibrazioni banali M×FM, fibrazione TMM

Banalizzabilità di una fibrazione ERm (senza dimostrazione)

Se EB è una fibrazione liscia con fibra F e le varietà B,F sono entrambe di tipo finito, allora χ(E)=χ(B)χ(F)

Esempi: χ(RPm) usando SmRPm, fibrato tangente unitario T1MM sopra una varietà riemanniana (M,g) di dim(M)=m con fibra Sm-1, un rivestimento liscio RPmS è un diffeomorfismo

Settimana
11

Lunedì
Ore 11-13

19/12/2016

Esercizi 3 e 4(a-b) del Foglio 6

Mercoledì
Ore 9-11

21/12/2016

Grado di una applicazione propria tra varieta orientate della stessa dimensione (codominio connesso)

[BT, pag.40-42]

Omeomorfismi locali, omeomorfismi locali propri sono rivestimenti finiti

Formula del grado con le controimmagini di un valore regolare

Esempi: omotopie proprie, mappe non suriettive, antipodale in una sfera, mappe di grado k del piano complesso in sé, mappe da S2 nel toro, mappa S2RP2S2

Interruzione natalizia

Settimana
12

Lunedì
Ore 11-13

9/1/2017

Fibrato normale NS/MS ad una sottovarietà S di M
Teorema dell’intorno tubolare (dimostrazione solo nel caso S,M compatte)

 

Complesso Acv*(E) delle forme differenziali verticalmente compatte su E con π:ES fibrato vettoriale di rango k e coomologia di de Rham verticalmente compatta Hcv*(E)

Applicazione π*:Acvn(E)An-k(S) dato dall’integrazione lungo le fibre di E, buona definizione di π* (esercizio: dipende dall’orientazione di E), compatibilità d*)= (π*)d e omomorfismo indotto π*:Hcvn(E) Hn-k(S)

Formula di proiezione π*((π*ω)α)= ω*α) e di integrazione E[(π*ω)α]=S*α)]

Isomorfismo di Thom Th:Hn(S)Hcvn+k(E) inverso di π* (dimostrazione analoga al lemma di Poincaré per forme a supporto compatto) e analogo isomorfismo Hcn(S)Hcn+k(E)

Classe di Thom Φ=Th(1) di E e sua caratterizzazione, identità Th(ω)=(π*ω)Φ

 

Sottovarietà S orientata di M orientata, orientazione naturale indotta sul fibrato NS/MS di rango k=m-h=dim(M)-dim(S)

Preso NS/M UM intorno tubolare di S, omomorfismo j*:Acvn(NS/M)An(M) di estensione a zero fuori da U e classe di Thom τS=j*(Φ)Hm-h(M) di S

Identità M[ωτS]=S ω (solo enunciato)

[BT, pag.50-67]

 

Mercoledì
Ore 9-11

11/1/2017

Identità M[ωτS]=S ω (con dimostrazione) [BT, pag.66-67]

Varietà S,S’ isotope in M hanno classi di Thom τS=τS

 

Sottovarietà S1,S2 trasverse di dimensioni h1,h2 nella varietà M di dim m

Caso h1+h2=m con S1,S2,M orientate e S1,S2 trasverse: molteplicità di intersezione ip(S1,S2) nel punto pS1S2 e numero di intersezione i(S1,S2)Z

Identità UpS1τS2]=ip(S1,S2) e MS1τS2]=i(S1,S2)

Corollario: se Rj è una sottovarietà di M isotopa a Sj, allora i(S1,S2)= i(R1,R2)

Esempio: data Σg superficie connessa, compatta, orientata di genere g, base {αi=τAi, βj=τBj} di H1(Σg), con {Ai,Bj} insieme standard di cicli che soddisfa AiAj=BiBj=AiBj=Ø se i≠j e AjBj={pj} trasversi con i(Aj,Bj)=1

 

“Numero algebrico” di punti fissi di una applicazione F:MM, ovvero di Δ(M)ΓF, come i(Δ(M),ΓF)=M×M[τΔτΓ]= )=M*τΓ]

“Numero algebrico” di zeri di un campo vettoriale V su M compatta orientata come i(Δ(M), Δ(M))=M×M[τΔτΔ]=M*τΔ]

Calcolo della classe di Thom τΔ della diagonale in M×M per M compatta orientata e calcolo M*τΔ]=χ(M)

Esempi: non esistono campi vettoriali mai nulli su M ottenuta da prodotti di S2n, Σg con g>1, CPn

Esempio: esistono campi vettoriali non nulli su S2n+1 e su varietà del tipo M=N×S2n+1

Esempio: riduzione del caso non orientabile al caso orientabile, S2nRP2n

Su M compatta con χ (M)0, ogni campo vettoriale ha necessariamente qualche zero

 

Venerdì
Ore 11-13

13/1/2017

Esercizi dal Foglio 7

 

 

Venerdì
Ore 15:30-17:30

13/1/2017
Aula F

Lezione di recupero

Esercizi dal Foglio 7