Diario delle lezioni
Settimana 1 |
Martedì |
29/9/2015 |
Sottospazi affini di spazi vettoriali:
definizione intuitiva come traslati di sottospazi vettoriali, equazioni
lineari non omogenee, giacitura, esempio in R3 |
|
Venerdì |
2/10/2015 |
Un sottospazio affine determina la sua giacitura. Un’applicazione affine
determina la sua giacitura (ossia la sua parte lineare). Sistemi di coordinate affini (O,B). Cambi di coordinate affini sono
trasformazioni affini di Kn. Punti affinemente indipendenti, riferimenti
affini, coordinate baricentriche. |
||
Settimana 2 |
Lunedì, ore 15-18 |
5/10/2015 |
Combinazioni convesse. Sottoinsiemi
convessi. Inviluppo convesso. Esercizi
dal Foglio 1 |
|
Martedì |
6/10/2015 |
Esercizi dal Foglio 1 |
||
Venerdì |
9/10/2015 |
Spazio vettoriale duale (basi duali, dimensione, biduale,
caso Kn), duale di una applicazione lineare
(composizione, caso di spazi vettoriali numerici: matrice trasposta),
annullatore di un sottospazio vettoriale (basi e dimensione, caso numerico), Ann(Im(f))=ker(f*); esercizio Proiezioni e riflessioni lineari: caratterizzazione e calcolo in Kn |
||
Settimana 3 |
Lunedì, ore 15:30-18 |
12/10/2015 |
Immagine e immagine inversa di sottospazi affini tramite mappe affini,
descrizione con equazioni Esercizi Primi richiami su forme bilineari simmetriche (b sullo spazio vettoriale
V), prime nozioni su forme hermitiane (h sullo
spazio vettoriale complesso W): definizioni di b e h, radicale Rad(b) e Rad(h), forme
bilineari simmetriche e forme hermitiane standard,
forme bilineari simmetriche reali e forme hermitiane
definite positive, rappresentazione di forme bilineari simmetriche in Kn tramite matrici simmetriche e rappresentazione di
forme hermitiane in Cn tramite matrici hermitiane, forme bilineari simmetriche e forme hermitiane non degeneri L’applicazione K-lineare bv:V®K per ogni v in V e
l’applicazione K-lineare Lb:V®V* Struttura coniugata di uno spazio
vettoriale complesso W, l’applicazione C-lineare hw:W®C per ogni w in W e
l’applicazione C-anti-lineare Lh:W®W* |
|
Martedì |
13/10/2015 |
Rappresentazione di una forma bilineare simmetrica (e di una forma hermitiana) in coordinate: matrici simmetriche e matrici hermitiane Come cambia la matrice che rappresenta la forma (bilineare simmetrica / hermitiana) se cambiamo base Esistenza di una base ortogonale (caso forma bilineare simmetrica e forma
hermitiana) Indici di positività, negatività e nullità, segnatura (per forme hermitiane e per forme bilineari simmetriche reali):
significato intrinseco Ortogonale di un sottospazio (per forme hermitiane
e per forme bilineari simmetriche), ortogonale di U come Ann(L(U)),
dimensione dell’ortogonale nel caso di una forma non degenere |
||
16/10/2015 |
Maker Faire Rome 2015 |
|||
Settimana 4 |
Lunedì |
19/10/2015 |
Decomposizione ortogonale di un vettore (rispetto ad una base ortogonale),
formula di Fourier nel caso ortonormale Proiezioni e riflessioni ortogonali (lineari) Pull-back di una forma bilineare simmetrica (o
di una forma hermitiana), applicazioni lineari che
preservano la forma bilineare simmetrica (o hermitiana),
isometrie lineari Norma, norma associata ad un prodotto scalare, disuguaglianza triangolare
e disuguaglianza di Cauchy-Schwarz (anche nel caso hermitiano) Angolo (rispetto ad un prodotto scalare) fra due vettori con valore in
[0,p] |
|
Martedì |
20/10/2015 |
Ortogonalizzazione e ortonormalizzazione
di Gram-Schmidt, basi ortogonali nel caso generale Rotazioni in dimensione 2 e 3, applicazioni lineari conformi Forme quadratiche e polarizzazione |
||
Venerdì |
23/10/2015 |
Esercizio 1 del foglio 2 Spazi affini euclidei reali e
complessi Isometrie lineari, affini, biiezioni
isometriche fra spazi affini Biiezioni fra spazi affini euclidei
che preservano i rapporti fra le distanze Applicazioni lineari ortogonali e unitarie:
insiemi O(V,b) e U(W,h); teorema di struttura delle applicazioni lineari
ortogonali e unitarie di uno spazio vettoriale euclideo in sé (solo enunciato
ed esempi) |
||
Settimana 5 |
Lunedì, ore 15-18 |
26/10/2015 |
Applicazioni aggiunte (rispetto a forme bilineari simmetriche o a forme hermitiane), endomorfismi autoaggiunti
e anti-autoaggiunti; matrici simmetriche,
anti-simmetriche, hermitiane, anti-hermitiane.
Formula per l’aggiunta di un’applicazione rispetto a forme bilineari (o hermitiane) non degeneri. Applicazioni normali. Proprietà delle applicazioni normali. Teorema spettrale per applicazioni normali (con dimostrazione) sui
complessi. Qualche esempio. |
|
Martedì |
27/10/2015 |
Classificazione delle trasformazioni
lineari ortogonali degli spazi euclidei reali E2 e E 3. Esercizi ed esempi su forme bilineari,
applicazioni unitarie/ortogonali, autoaggiunte e anti-autoaggiunte: esercizi foglio 1 n. 2.3(a-f), 2.6 e
foglio 2 n. 8(a-b), 11(a), 15, 16 |
||
Venerdì |
30/10/2015 |
Problema della classificazione (a meno di una relazione di equivalenza):
studiare S/~, ossia trovare un insieme di rappresentanti per ~ (detti “forme canoniche”) Relazione di equivalenza indotta da un’azione di gruppo, spazio delle
orbite (spazio quoziente S/G) Esempio: problema della classificazione dei triangoli in R2 (a meno di
affinità, oppure a meno di isometria) |
||
Settimana 6 |
Lunedì, ore 15-18 |
2/11/2015 |
Simmetrie (stabilizzatore) di un sottoinsieme X di un insieme S su cui un
gruppo G agisce; lo stabilizzatore è un sottogruppo Esempi: calcolare stabG(X) nei casi
seguenti. 1) S=R2, X={y=1}, G=GL(2,R) [ stabG(X)={matrici M con M11=1, M12=0,
M22¹0} ] 2) S=R2, X=poligono regolare inscritto nel disco
unitario, con vertici v0=e1,v1,…,vm-1; G=SO(2, R), O(2, R), GL(2,R), Aff(R2) [stabG(X)=
< R,S | Rm=S2=1, RS=SR-1 > con R
rotazione di angolo 2p/m e S riflessione ortogonale rispetto alla retta {y=0}
] 3) S=R2, X=S1, G=GL(2,R) [stabG(X)=O(2, R)
] 3’) S=R2, X=S1, G=Aff(R2) [ stabG(X)=O(2, R), lasciato per
esercizio ] 4) S=R2, X=Z2, G=GL(2,R) [ stabG(X)=GL(2,Z)={MÎGL(2,R) con entrate intere
e |det(M)|=1} ] Esempi di problemi di classificazione seguenti. Classificare i sottogruppi finiti G di SO(2, R) [i G sono gruppi
ciclici generati da una rotazione R di angolo 2p/m, ossia G=
< R | Rm=1 >=Cm ] Classificare i sottogruppi finiti G di O(2, R) [i G non in SO(2, R) sono gruppi diedrali, generati da una rotazione R di angolo 2p/m e da una
riflessione ortogonale S rispetto ad una retta, e quindi G=
< R,S | Rm=S2=1, RS=SR-1 >=D2m
] Classificare i sottogruppi finiti G di GL(2, R) [usare il trucco di
Weyl: dato G, esiste un prodotto scalare B su R2 che sia preservato
da G; il passaggio alle coordinate rispetto ad una base ortonormale per B
fornisce una isometria f tra (R2, B) e lo spazio vettoriale euclideo E2; il gruppo finito
fGf-1 consiste di isometrie lineari di E2: uso la conoscenza
dei sottogruppi finiti di O(2, R) ] Classificare le isometrie affini f di R2 [se f(x)=Ax+v,
sono: identità (A=I, v=0), traslazioni (A=I, v¹0), rotazioni (det(A)=1, A¹I), riflessioni
ortogonali (det(A)=-1, vÎE-1(A)), glissoriflessioni ortogonali (det(A)=-1,
vÏE-1(A)) ] |
|
Martedì |
3/11/2015 |
Basi concordi di uno spazio vettoriale, orientazione su uno spazio
vettoriale (classe di equivalenza [B] di basi concordi); dato un automorfismo f di uno spazio vettoriale, [f(B)]=[B] se e
solo se det(f)>0 La funzione Vol volume di un parallelepipedo in
(V,b); Vol=|δ| , dove δ è il ``volume con segno’’
di un parallelepipedo nello spazio vettoriale euclideo orientato (V,b,[B]) definito
come δ(v1, v2, …, vn):=det([v1]B|[v2]B |…|[vn]B); proprietà della funzione δ Quoziente di uno spazio vettoriale V per un suo sottospazio W; proiezione
canonica p:V®V/W (suriettiva con ker(p)=W);
p induce un isomorfismo tra un complementare U di W e V/W (se dim(V)=n e dim(W)=k, allora dim(V/W)=dim(U)=n-k; inoltre, se {u1, u2,
…, un-k} è una base
di U, allora {[u1], [u2], …, [un-k]} è una base di V/W) |
||
Venerdì |
6/11/2015 |
Primo teorema di omomorfismo per spazi vettoriali Bandiere (complete) di V; endomorfismo f di V triangolabile se e solo se
f preserva una bandiera completa di V Un endomorfismo di V con autovalori tutti in K è triangolabile (in particolare, su campo algebricamente chiuso, in
particolare su C) Esercizio: trovare le coppie di rotazioni R,R’ del piano euclideo affine
E2 che commutano. Assegnato: esercizio su radice quadrata di una matrice simmetrica
semi-definita positiva |
||
9-13/11/2015 |
Prove
in itinere |
|||
Settimana 7 |
Lunedì |
16/11/2015 |
Applicazione polinomiale da Kn a K indotte da un polinomio p in K[X1, … , Xn],
applicazioni polinomiali da uno spazio affine E a K Su campo K infinito, l’applicazione polinomiale determina il
polinomio p in modo unico (principio di identità dei polinomi); contro
esempio su campo finito Grado di un’applicazione polinomiale
(su campo infinito) Oss. Le applicazioni polinomiali di grado 0 sono le costanti; le
applicazioni di grado 1 sono le applicazioni affini Struttura di algebra sull’insieme K[E] delle applicazioni polinomiali da uno spazio affine
E a K Su campo infinito, il passaggio a
coordinate affini induce un isomorfismo tra K[E] e K[X1, … , Xn] Applicazioni omogenee (di grado d) da
uno spazio vettoriale V a K Esercizio: su un campo infinito K, un’applicazione polinomiale omogenea f di grado d è indotta da un polinomio omogeneo di grado d Luogo di zeri V(f) di un’applicazione
polinomiale f: proprietà elementari di V (in particolare V(cf)=V(f) se cÎK*) Azione di K* su K[E] per riscalamento; azione
di Aff(E) su K[E] per pre-composizione μ(g)f := f ο g-1 Problema della classificazione delle f
in K[E]d, con E spazio affine di dimensione n, a meno di riscalamento e a meno di affinità di E Esempi di applicazioni polinomiali f e
luoghi V(f) nel caso di E=C
1, K=C
e nel caso E=R
1, K=R
(nel caso complesso: corrispondenza tra f a meno di riscalamento
e V(f), grazie alla completa fattorizzabilità dei
polinomi complessi) |
|
Martedì |
17/11/2015 |
(A) Dato E spazio affine di dim n su K, azione di G=K*×Aff(E) sulle applicazioni polinomiali
da E in K non nulle di grado d: classificazione affine (A’) Dato E spazio affine euclideo di dim n su K=R,C , azione di G’=K*×Isom(E) sulle applicazioni polinomiali
da E in K non nulle di grado d: classificazione metrica/euclidea (B) Problema analogo della
classificazione dei sottoinsiemi V(f) di E, al variare di f tra le
applicazioni polinomiali non nulle di grado d, a meno di affinità (o a meno
di isometria (B’), se E euclideo) Riduzione dei problemi (A) al caso E=Kn
e S=K[X1,X2,
… , Xn]d (e del
problema (A’), per E= En) La struttura della fattorizzazione in
irriducibili si mantiene per trasformazioni affini g, ossia: p=p1m1…pkmk
è una fattorizzazione in irriducibili se e solo se pg=(p1g)m1…(pkg)mk è una fattorizzazione in irriducibili Esempi di polinomi riducibili e
irriducibili Classificazione affine nel caso E=C2 e d=2: rappresentanti “canonici” uno per ogni classe di equivalenza sono
X12+X22+1 , X12+X22 , X12+X2 , X12+1
, X12 |
||
Venerdì |
20/11/2015 |
Composizione di applicazioni polinomiali con applicazioni affini,
restrizione di applicazioni polinomiali a sottospazi affini Immersione di Kn in Kn+1 come iperpiano H={x0=1},
stabilizzatore stab(H) per l’azione di GL(Kn+1) su Kn+1, isomorfismo stab(H)=Aff(Kn) Azione di GL(Kn+1) sullo spazio delle applicazioni polinomiali omogenee f^ di grado 2 da Kn+1 a K (ovvero sulle forme bilineari simmetriche b su Kn+1 rappresentate dalla matrice Q)
corrisponde all’azione di Aff(Kn) sullo spazio delle applicazioni polinomiali di grado
2 da Kn a K Sia A il minore nxn di Q in basso a destra:
rango(Q) e rango(A) sono preservati per l’azione di stab(H)
per congruenza Se K=R e σ indica la segnatura, allora |σ(Q)| e |σ(A)| sono preservati
per l’azione di stab(H) per congruenza e di R* per riscalamento
di Q Se K=R e si classificano le applicazioni polinomiali di grado 2 a meno di
isometria affine di Rn, allora anche gli autovalori di A sono preservati dall’azione di Isom(Rn) Classificazione delle coniche affini (ossia delle applicazioni
polinomiali di grado 2 da K2 in K) su K=R,C a meno di affinità Coniche complesse a meno di affinità: retta doppia (rg(A)=rg(Q)=1), rette parallele (rg(A)=1 e rg(Q)=2),
parabola (rg(A)=1 e rg(Q)=3), rette incidenti (rg(A)=rg(Q)=2), conica non
degenere a centro (rg(A)=2 e rg(Q)=3) Coniche reali a meno di affinità: retta doppia (rg(A)=rg(Q)=1), rette parallele (rg(A)=1 e rg(Q)=2)
immaginarie (|σ(Q)|=2) o reali (|σ(Q)|=0), parabola (rg(A)=1 e rg(Q)=3),
rette incidenti (rg(A)=rg(Q)=2)
complesse (|σ(Q)|=2) o reali (|σ(Q)|=0), conica non degenere a centro (rg(A)=2 e rg(Q)=3): ellisse immaginaria
(|σ(A)|=2 e |σ(Q)|=3), ellisse reale (|σ(A)|=2 e |σ(Q)|=1) o iperbole (|σ(A)|=0 e |σ(Q)|=1) |
||
Settimana 8 |
Lunedì |
23/11/2015 |
Classificazione
metrica (euclidea) delle quadriche reali affini (in tutte le dimensioni): x12+ λ22x22+...+
λρ2xρ2- λρ+12xρ+12-...-
λr2xr2 (rango(A)=rango(Q)=r,
|σ(Q)|= |σ(A)|=2ρ-r con λ2≥...≥λρ>0 e λρ+1≥...≥λr>0), λ12x12+...+λρ2xρ2-
λρ+12xρ+12-...-
λr2xr2+1
(rango(Q)=rango(A)+1=r+1, |σ(Q)|=2ρ-r+1, |σ(A)|=2ρ-r, con
λ1≥...≥λρ>0
e λρ+1≥...≥λr>0),
λ12x12+...+λρ2xρ2-
λρ+12xρ+12-...-
λr2xr2+xr+1 (rango(Q)=rango(A)+2=r+2,
|σ(A)|=2ρ-r, con λ1≥...≥λρ>0 e λρ+1≥...≥λr>0) Classificazione affine delle quadriche
reali affini (in tutte le dimensioni): x12+...+xρ2-xρ+12-...-xr2
(rango(A)=rango(Q)=r, |σ(Q)|= |σ(A)|=2ρ-r), x12+...+xρ2-xρ+12-...-xr2+1
(rango(Q)=rango(A)+1=r+1, |σ(Q)|=2ρ-r+1, |σ(A)|=2ρ-r), x12+...+xρ2-xρ+12-...-xr2+xr+1
(rango(Q)=rango(A)+2=r+2, |σ(A)|=2ρ-r) Classificazione affine delle quadriche
complesse affini (in tutte le dimensioni): x12+...+xr2
(rango(A)=rango(Q)=r),
x12+...+xr2+1 (rango(Q)=rango(A)+1=r+1), x12+...+xr2+xr+1
(rango(Q)=rango(A)+2=r+2) Esempi: luoghi di zeri V(f) di quadriche reali non degeneri (ossia con rg(Q) massimo) in dimensione 3 |
|
Martedì |
24/11/2015 |
Coni e cilindri in spazi affini Quadriche degeneri come coni/cilindri su quadriche non degeneri (di
dimensione minore) Esercizio su coniche dipendenti da un parametro |
||
Venerdì |
27/11/2015 |
Filmato di Ghys sulle simmetrie |
||
Settimana 9 |
Lunedì |
30/11/2015 |
Esercizi del Foglio 4: n. 6.1 (e dimostrazione che le simmetrie
dell’ellisse sono quelle ovvie), 6.2, 6.3, 6.4, 6.5 (e richiamo sul
significato di parametrizzazione regolare di una curva), 7.1(ii-iii), 7.3 (e richiamo sulle parametrizzazioni rigate
di superfici), 7.4 (e richiamo sull’equazione di un cono) |
|
Martedì |
1/12/2015 |
|||
Venerdì |
4/12/2015 |
Rappresentazione dello spazio in prospettiva Definizione di spazio proiettivo P(V) associato ad uno spazio vettoriale
V, spazio proiettivo come insieme delle rette in V passanti per O Disegno di RP1 (come semicirconferenza con gli estremi identificati) e di RP2 (come semisfera
incollata su un nastro di Moebius) Spazi proiettivi di dimensione 1: KP1=KÈ{∞} Sottospazi proiettivi, intersezione di sottospazi proiettivi, span proiettivo di un sottoinsieme di uno spazio
proiettivo Formula di Grassmann proiettiva |
||
Settimana 10 |
Lunedì |
7/12/2015 |
Proiettività, gruppo PGL(V) delle proiettività di P(V) come quoziente
di GL(V) per i multipli dell’identità Identificando KP1 con KÈ{∞}, le proiettivita di KP1 sono le trasformazioni razionali
fratte (di grado al più 1 al numeratore e denominatore) Descrizione delle proiettivita di RP1 (diverse
dall’identità): proiettività con 2 punti fissi, con 1 punto fisso e senza
punti fissi, disegni Descrizione delle proiettivita di CP1 (diverse
dall’identità): proiettività con 2 punti fissi e con 1 punto fisso, disegni Sistemi lineari (anche detti ``fasci’’) di coniche affini Esercizio su coniche passanti per 5 punti assegnati usando un sistema
lineare di coniche |
|
Venerdì |
11/12/2015 |
Passaggio alle coordinate omogenee su P(V), coordinate
omogenee standard su KPn Insiemi di punti proiettivamente indipendenti
in P(V), riferimenti proiettivi, punto unità Spazio proiettivo numerico e riferimento proiettivo standard Basi adattate ad un riferimento proiettivo, coordinate omogenee indotte
da un riferimento proiettivo Esistenza e unicità di un proiettività che mandi un riferimento
proiettivo P in un riferimento proiettivo P’ Dato un sottospazio vettoriale U di V, identificazione di {sottospazi
affini di V con giacitura U} con V/W Scelto un iperpiano affine E in V che non contenga l’origine (con
giacitura E0), decomposizione P(V)= i(E)ÈP(E0) di P(V) in una parte al
finito i(E) (punti propri) e in una
parte all’infinito P(E0) (punti
impropri); per ogni sottospazio vettoriale U di V, decomposizione di P(U) in una parte al
finito i(EÇU) e di una parte all’infinito P(E0ÇU); struttura affine su P(V)\P(E0)
indotta da i:E®i(E) Dato un iperpiano vettoriale W in V, struttura canonica su P(V)\P(W) di
spazio affine sullo spazio vettoriale Hom(V/W,W) |
||
Lunedì |
13/12/2015 |
Convergenza negli spazi proiettivi (reali e complessi); tutte le
successioni hanno estratte convergenti Esercizio per casa: unicità del limite Carte affini e cambi di carta; la convergenza si puo`
controllare nella carte affini (per la nozione standard di convergenza in Kn) Scelta una decomposizione KPn=KnÈP(H0), : aderenza al finito e all’infinito di un sottoinsieme
di Kn; esempio della cuspide S={y2=x3} in R2 Polinomi omogenei F e ipersuperfici Z(F) in P(V), iperpiani e
sottospazi proiettivi De-omogeneizzazione f di F e Z(f)=Z(F)
ÇKn Omogeneizzazione F di f, parte finita Z(f)=Z(F)
ÇKn e chiusura proiettiva algebrica Z(F)
di Z(f); punti impropri Z(F) ÇP(H0) L’aderenza è contenuta nella chiusura proiettiva algebrica; contro
esempio nel caso di una conica reale |
||
Settimana 11 |
Martedì |
14/12/2015 |
Birapporto di una quaterna di punti in KP1, invarianza
proiettiva, birapporto di una quaterna di punti
distinti in uno spazio proiettivo di dimensione 1 (in coordinate), esempio di
β(0, ∞,1,t)=t in KP1 Corrispondenza fra affinità di P(V)\P(W) e proiettività di P(V) che mandano P(W) in sé, esempio
di KPn |
|
Venerdì |
17/12/2015 |
Definizione di sistema lineare (o
fascio) di iperpiani e di ipersuperfici proiettive
di grado d, definizione di luogo base di un sistema lineare Esercizi 2.1, 2.2, 2.3, 2.8 dal libro [FFP]
e Esercizio 9.1(i,iv,v) dal Foglio 5 |
||
Interruzione natalizia |
||||
|
Venerdì |
8/1/2016 |
Applicazioni proiettive associate ad applicazioni lineari suriettive:
proiezioni, centro di proiezione Applicazioni proiettive associate ad applicazioni lineari non nulle Coni proiettivi, equazione di un cono su una ipersuperficie Spazio delle equazioni delle ipersuperfici
proiettive di grado d in KPn come P(K[X0,…,Xn]d), azione di PGL(Kn+1) su di essa per
composizione Spazio delle equazioni delle quadriche proiettive in KPn come P(Symn+1(K)), azione di PGL(Kn+1) su di essa per
congruenza Quadriche degeneri (ossia di rango r<n+1) sono coni su quadriche non
degeneri di dimensione r-1 Classificazione proiettiva delle quadriche in CPn in base al rango r
(forma canonica: X02+…+Xr-12) Classificazione proiettiva delle quadriche in RPn in base a rango r e
segnatura |σ|: (se 2a=r+|σ| e 2b=r-|σ|, la forma canonica (X02+…+Xa-12)-( Xa2+…+Xa+b-12)
) Classificazione delle quadriche affini come classificazione proiettiva
delle coppie (Q,H), con Q quadrica e H iperpiano che non contiene una
componente di Q Deduzione della classificazione affine delle coniche reali dalla
classificazione proiettiva delle coppie (C,L), con C conica proiettiva e L
retta nel piano proiettivo che non contenga una componente di C |
|
Settimana 12 |
Lunedì |
11/1/2016 |
Molteplicità di intersezione in un punto tra una retta e una ipersuperficie in uno spazio affine, buona definizione Rette tangenti in un punto a una ipersuperficie
in uno spazio affine Molteplicità di un punto di una ipersuperficie
in uno spazio affine, punti lisci e punti singolari Spazio tangente in un punto ad una ipersuperficie
in uno spazio affine Tangenti principali in un punto singolare ad una ipersuperficie
in uno spazio affine Invarianza delle molteplicità di intersezione, molteplicità di un punto,
spazio tangente e tangenti principali per affinità Esempi di curve reali affini piane: y-x2=0, y2-x3=0,
y2-x3-x2=0, y2-x5=0
non sono a due a due affinemente equivalenti Equazione omogeneizzata di una quadrica affine |
|
|
Martedì |
12/1/2016 |
Molteplicità di intersezione in un punto tra una retta e una ipersuperficie in uno spazio proiettivo Le molteplicità di intersezione tra un retta e una ipersuperficie
proiettive si possono calcolare in uno spazio affine (non dimostrato, ma
visto in un esempio) Rette tangenti in un punto a una ipersuperficie
in uno spazio proiettivo Molteplicità di un punto di una ipersuperficie
in uno spazio proiettivo, punti lisci e punti singolari Spazio tangente in un punto ad una ipersuperficie
in uno spazio proiettivo Tangenti principali in un punto singolare ad una ipersuperficie
in uno spazio proiettivo Esempio: spazio tangente ad una quadrica proiettiva in un suo punto Teorema di Desargues nel piano proiettivo,
dimostrazione di una direzione (triangoli in prospettiva centrale sono in
prospettiva assiale) Principio di dualità negli spazi proiettivi, e in particolare nel piano
proiettivo L’altra implicazione di Desargues usando la
dualità |
|
Giovedì, ore 9:00-11:00 |
14/1/2016 |
Teorema di Pappo Esercizi 2.16 e 2.18 dal libro FFP Esercizio 12.3 dal foglio 6 |